Edipo, re di Tebe, ordina un’indagine sull’assassinio del suo predecessore. Ma l’inchiesta, stringendosi in cerchi concentrici sempre più serrati, condurrà proprio a colui che l’ha ordinata, la verità si scopre in maniera graduale: Tiresia rivela la verità davanti agli spettatori. Giocasta raccontando l’assassinio di Laio, senza averne coscenza, palesa il patricidio ad Edipo; poi l’incesto si manifesta a Edipo; confermando così anche il parricidio.
In tal modo tutto lo spettacolo è costruito sul momento dello smascheramento, sulla presa di coscienza. Tutti gli altri momenti passano in secondo piano, la tragedia è compiuta, il resto – il suicidio di Giocasta, l’autoaccecamento di Edipo – è uno svolgimento poetico della situazione.
La struttura dello spettacolo è quella di un vero e proprio giallo in cui il grande inquisitore Edipo, dopo alterne vicende, incertezze, falsi indizi si ritrova ad essere il colpevole che cercava.
Quello di Edipo è il dramma della conoscenza, il dramma di un uomo vinto dalla fatalità malgrado la sua volontà e la sua ribellione. Il dramma di un uomo, colpevole senza colpa, colpevole senza averne coscienza, ma che la sete di verità porta a considerare moralmente responsabile di un delitto anche se commesso inconsapevolmente e nonostante ciò, Edipo, più che colpevole dei suoi atti criminosi (l’assassinio del padre, l’incesto) di cui era ignaro, appare colpevole della propria determinazione ad attingere alla verità.
da Sofocle Adattamento e regia : Massimo Costabile .
Personaggi e interpreti : Luigi Iacuzio (Edipo), Antonella Carbone (Giocasta), Giovanni Turco (Tiresia), Marco Silani (Creonte), Carla Serino (Corifeo), Marisa Casciaro e Monica Rovito (Coro recitante), Antonella Ciappetta e Vanessa Costabile (Coro danzante), Matteo Costabile (Guida Tiresia).
Movimenti coreografici : Antonella Ciappetta .
Costumi : Antonella Carbone .
Ambientazione scenografica: A. Carbone e M. Costabile .
Trucco Edipo : Marinella Giorni .
Scenotecnica – foto di scena : Eros Leale .
Luci : Giuseppe Canonaco .
Anno: 2005.