Liberamente tratto dalla raccolta “Le Rumanze Calabresi di Pasquale Rossi”. Dedicato a Tobia Cornacchioli
Racconto per musica, parole, pupazzi ed ombre, sulla storia della principessa Russumilillu.
Con Paola Scialis e Roberto Bozzo
Adattamento teatrale Dora Ricca
Adattamento Musicale Sara Rosaria Simari
Pupazzi ed ombre Dora Ricca
Regia Antonello Antonante
Russumilillu, in dialetto calabrese significa piccola mela rossa, ed è il nome della nostra protagonista, una fanciulla astuta e ardita, che travestendosi da cavaliere riesce a compiere imprese, dove tanti altri hanno fallito – artificio che sovverte il topos del maschio-eroe.
Questo racconto, anzi questa “rumanza” appartiene alla cultura popolare calabrese, raccolta e trascritta da Pasquale Rossi. Attraverso la fiaba e le avventure della sua audace protagonista, si propongono ai più piccoli, le atmosfere incantate dell’oriente diventando un valido strumento di promozione e di fruizione della cultura musicale popolare.
Il commento musicale infatti consente un primo spontaneo approccio al linguaggio musicale, ed alla scoperta di repertorio e di strumenti musicali come la chitarra battente, la zampogna, la pipita, la tammorra, la lira calabrese, l’organetto ecc… Il teatro di figura, per le sue capacità evocative, accompagna la narrazione in tutte le atmosfere del racconto. I personaggi sono prima marionette, poi marionette/ombra, suono, canto, parola e poi ancora marionette.
Il tema dell’oriente, del mito della terra orientale come luogo di conoscenza e di saggezza, è un tema quanto mai attuale,testimonia di una storia antica particolarmente felice, quando gli scambi con l’oriente rappresentavano elementi di ricchezza culturale, oltre che economica. I percorsi narrativi, quello musicale, quello visivo e quello della parola, sviluppano cammini paralleli e complementari, a volte si separano e a volte si intersecano.
E, anche se il racconto, la narrazione non appartengono più al quotidiano dei nostri bambini, la fascinazione e l’incanto emergono prepotentemente ogni qualvolta si prova a “raccontare”, con le parole, con le immagini o i suoni.
Età consigliata: 4-10 anni