di Antonello Antonante e Gianfranco Quero
con Gianfranco Quero
scene e costumi Dora Ricca
luci e audioGiuseppe Canonaco, Eros Leale
regia Antonello Antonante
Malaluna è un viaggio nella vita e nel teatro di Luigi Pirandello, raccontato, “cuntato” con leggerezza e sottile ironia da un attore, che a volte è uno, alcun’altre nessuno e cert’altre centomila. Da solo sulla scena ma con la incisiva presenza di oggetti e di “fantasmi” che si cercano, si intrecciano e si rincorrono in un turbinio di immagini e parole che mette lo spettatore nella condizione di positivo sbandamento e comunque anch’esso al centro della giostra.
Frammenti, schegge di poesia e di lettere che contribuiscono a tratteggiare un affresco a tinte forti, di un “personaggio” protagonista del teatro e della letteratura italiana del 900, inventore di straordinari drammi e di atmosfere inquietanti.
Il teatro di Pirandello si pone in aperta antitesi con quello borghese e “naturalista” dell’800 e con quello “poetico-mitologico di D’Annunzio”.
Lui si sentiva partecipe di quella crisi di inizio secolo, e non si limitò a vivere e rappresentare quel disagio, ma cercò una chiave di lettura per interpretarne le contraddizioni, per riderne e compatirne la sofferenza umana che ne deriva. L’ansia metafisica, il gusto dell’ignoto e dell’inconscio, le molte incertezze e contraddizioni della sua epoca, caratterizzano questo nuovo mondo dove tutto viene messo in discussione, dove le speranze di rinnovamento sociale e di progresso civile sembrano andate deluse.
Pirandello se ne fa interprete e “pittore”.
Età consigliata: da 13 anni